Rocca Sbarua – Via Guido Rossa

Rocca Sbarua - Via Guido Rossa

La Via Guido Rossa alla Rocca Sbarua sale con tracciato molto estetico il centro della grande placconata che caratterizza la Sbarua Centrale ed è chiamata Placche Gialle.

Il capolavoro di Guido Rossa

Guido Rossa, il sindacalista assassinato trent’ anni fa dalle BR, l’ uomo che con la sua morte ha sconfitto e screditato le brigate rosse, un gigante sul piano umano, ed un talento dell’ alpinismo piemontese.

La sua via alla Sbarua è un vero capolavoro, è stato il grande problema, la sfida di salire sulla struttura più evidente ed impossibile della parete. Enormi placche gialle compatte con strapiombi e tetti, all’ epoca della prima salita anche pensare ad un ripiego in corda doppia era estremamente problematico.

“Guido Rossa attacca al centro, con Corradino Rabbi e giunge fin sotto il grande tetto sopra i lisci ed enormi placconi giallastri; tenta di aggirare il tetto verso destra, ma non vi riesce. I due sono costretti ad una rocambolesca ritirata lungo la parete.

Rossa ritenta con Alberto Risso e Franco Ribetti, ma solo con Ottavio Bastrenta riuscirà a concludere la via, che ancora oggi è l’ itinerario esteticamente più  bello di tutto il gruppo”.

Così scriveva Gian Piero Motti nella prima guida di arrampicata della Rocca Sbarua nel ’69.

Sono passati molti anni, ma la bellezza ed il fascino di certe vie rimane sempre integro, sempre attuale. Arrrampicare su questi strapiombi e pensare a Guido Rossa che negli anni ’60 con il poco materiale e le poche conoscenze tecniche di allora si è avventurato su questa parete, fa riflettere sul coraggio e lo spirito di avventura di questi giganti dell’ arrampicata.

Gianni e Annarosa alla sosta 3

Zona: Pinerolo, Val Lemina, Talucco

Quota di partenza (m s.l.m.):   1050 m attacco della via

Quota di vetta (m s.l.m.): 1200 m

Apritori: prima salita nel 1957, Guida Rossa, Ottavio Bastrenta, dopo alcuni tentativi con Corradino Rabbi, Franco Ribetti e  Alberto Risso 

Sviluppo arrampicata: 150 m

Tipo di apertura: dal basso con chiodi tradizionali e qualche chiodo a pressione

Esposizione: sud

Protezioni: fix, chiodi tradizionali 

Difficoltà: VI+, A2,  VI+, A2 obbl. ( la via è stata salita in libera con difficoltà dichiarate di 7b+)

Note: via nata perlopiù in artificiale che sale con una linea molto estetica la strapiombante placconata  gialla, un viaggio in un ambiente straordinario

Equipaggiamento: normale da arrampicata, 2 staffe a testa, 15 rinvii, nuts e friends piccoli e medi se si pensa di salire in artificiale

Accesso: da Pinerolo imboccare la Val Lemina, oltrepassare San Pietro, oltrepassare Talucco, giunti ad un ponte seguire la ripida strada a tornanti che sale a sinistra in direzione Col di Cro, oltrepassato un parcheggio sterrato prendere a destra  per Borgata Dairin ove si parcheggia

 Avvicinamento: dal parcheggio oltrepassare la borgata e proseguire su bel sentiero a mezzacosta che porta in breve al Colle Ciardonet. Prendere la sterrata che scende a sinistra nella bellissima faggeta, fino a raggiungere un sentiero che lascia la strada e va a destra oltrepassando un piccolo rio. Seguire sempre il sentiero che pianeggiante porta a Casa Canada (Rifugio Melano), ore 0,30, dal rifugio prendere il sentiero per la via normale, oltrepassare la partenza della Via Gervasutti e scendere un po’ verso destra e si giunge alla base della parete sul lato sinistro dove parte la via “Paolo Giordano” seguire una cengia verso destra per circa 30 metri e sostare su due fix da collegare, ore 0,15 da Casa Canada.

Teo sale assicurato da Dafne su L2

Relazione

L1: la partenza originale è ora abbandonata, normalmente si parte dal monotiro Linea Maginot, V+ e VI,  sosta su cengia, 2 fix con catena, 30 m

L2: andare a sinistra IV, prendere una fessura verticale, VI+, A1, traversare verso destra 3 metri, VI+, salire il bombamento strapiombante, A2, sosta su staffe 2 fix con catena, 30 m .

L3: fare un movimento a destra V,  prendere una fessurina verticale A1, passi di VI, sosta su staffe, 3 fix da collegare, 20 m

L4: salire il tetto, A2, sbucare su una placca, con lungo obbligatorio su tacchette VI-, poi V+, sosta su cengia con 2 fix e catena, 25 m

L5: fare un traverso a sinistra, II, strisciare nel Passo del Gatto III, e proseguire fino a raggiungere le catene della via di discesa, 40 m

Discesa: seguire le catene che per cengie e terreno esposto portano al sentiero che in breve porta alla base della via normale e successivamente a Casa Canada, ore 0,30

Gianni su L2

Foto-relazione

Il tempo impiegato a scrivere queste relazioni sarà sempre speso a titolo volontario, ma le spese per il mantenimento del sito sono ingenti.

Se utilizzi abitualmente le nostre relazioni ed hai un account PayPal donaci il valore di un caffè o di una pizza: per te è poco ma per noi è fondamentale. 

Rocca Sbarua - I settori

Questo sito utilizza cookies per avere una migliore esperienza di uso. Continuando si accetta che esso ne faccia uso come da normativa qui presente. Continuando a navigare su sito accetterai l’utilizzo di Cookies da parte di montagnabiellese.com
Privacy Policy