Mucrone – Spigolo del Canalino (Via del Miller)

Mucrone - Spigolo del Canalino o Via del Miller

Lo Spigolo del Canalino o Via del Miller è una lunga arrampicata su ottima roccia, in cui la componente psicologica non è secondaria, in quanto alcune protezioni presenti in via sono datate. A metà via c’è il particolare passaggio del pendolo ed il faticoso strapiombo da salire in artificiale (tiro di Toni Kurz).

La via così come descritta oggi è l’insieme di diversi tratti saliti a partire dagli anni ’60.

Zona: Monte Mucrone

Quota di partenza (m s.lm.): 1900 m Rifugio Savoia, 2000 m la partenza della via

Quota di vetta (m s.l.m.): 2335 m cima del Monte Mucrone

Apritori: prima salita Mario Pozzo e Luigi Ploner, negli anni ’70 (parte bassa); Giovanni Antoniotti, già nel 1960, aveva salito la parte alta; Gianni Lanza e Guido Bertagnolio, il 20 settembre 1990, hanno collegato il tutto passando sulle placche e sugli strapiombi della parte centrale. Prima invernale: Teo Bizzocchi e Damiano Ceresa nel 2007. La via è stata richiodata da Gianni Lanza e Roby Sellone, nel 2006.

Sviluppo arrampicata: 280 m

Tipo di apertura: dal basso con chiodi tradizionali e fix inox

Esposizione: nord-est

Protezioni: vecchi spit, qualche chiodo tradizionale ed alcuni fix inox salvavita nei tiri. Nelle soste è sempre presente almeno 1 fix inox oltre al materiale già presente in via.

Difficoltà: 6a A2e, 6a A2e obbl.

Note: una linea particolare dal sapore antico, nel sesto tiro richiede una discesa con un pendolo.

Equipaggiamento: normale da arrampicata, fifi, 2 staffe a testa, friend fino al viola BD utili ma non indispensabili, i tiri non superano i 30 m

Accesso: da Biella raggiungere Oropa, Piazzale Funuvie

Avvicinamento: dalla Stazione Superiore della Funivia di Oropa raggiungere il Lago del Mucrone e prendere il sentiero attrezzato che parte sulla riva sinistra e porta alla Ferrata del Limbo ed al Sentiero del Limbo. L’avvicinamento si svolge in traverso su prati ripidi, attrezzati con corde fisse: utili imbrago e longe. Giunti in vista della placca della Parete Piacenza dirigersi verso l’evidente canale che taglia il versante della montagna (Via del Canalino). Alla sinistra del Canalino, reperire in alto una lapide, punto di partenza della via. Cartellino alla base: ore 0,50.

B: segnato sulla carta percorso [2] da Oropa  Piazzale Funivie,  portarsi a monte del piazzale ed imboccare la ex pista da sci Busancano. Salire lungo la pista, che giunta sotto ad un roccione detto Tetto Frachey svolta a sinistra: proseguire ancora sulla strada ignorare il bivio a sinistra che porta al Lago delle Bose, dopo una curva a destra reperire una traccia (D11b) che sale tra i mughi. Seguirla, e, dopo un tratto pianeggiante, risalire un ripido prato fino a raggiungere l’Alpe Bose, m 1705. Proseguire a monte della baita diruta, per ripida traccia fino ad arrivare in un ampio vallone che si risale verso sinistra, dopo circa 200 metri la traccia piega un po’ verso destra passando sotto alle pareti del Colle del Limbo (sulla sinistra), e con percorso ripido sbuca nelle grandi pietraie alla base della Parete Piacenza. Proseguire a destra risalendo il conoide detritico fino alla partenza della via, che si trova circa 40 metri in basso a sinistra dell’ evidente Canalino, cartello con nome. Ore 2.

Relazione

L1: salire la placca, 5a, poi superare il primo muretto di difficile interpretazione, 6a, proseguire verticalmente, 5c, fino ad un secondo muretto che si supera direttamente, 6a, quindi salire più facilmente, 5a, fino alla sosta su 2 spit con catena e 1 fix, 25 m

L2: traversare orizzontalmente in cengia a destra poi salire un muretto verticale, 4a, sosta su 2 fix, 20 m

L3: salire un piccolo diedro, 5b, poi a destra, 5b, poi superare lo spigolo a destra e proseguire in placca lavorata, 4c, fino alla sosta su cengia, sosta su 2 fix, 30 m

L4: salire la placca appoggiata, 2, poi raggiungere su cengia la sosta su fix inox, 15 m

L5: salire il primo muretto, 5c, quindi raggiungere la placca compatta, 5c, poi con spostamento verso sinistra, passo di 6a, quindi proseguire su placca più lavorata, 5a, sosta su 2 fix, 25 m

L6: salire verso lo spigolo, 4a, fino a a raggiungere la sosta in una zona con vegetazione, sosta su spit e fix, 25 m

L7: salire 5 m, 2, quindi calarsi da un ancoraggio “Raumer” e pendolare a destra ad una sosta su 1 fix e 1 spit alla base di uno strapiombo, la sosta è visibile dalla sosta precedente, 20 m

L8 “Tiro di Tony Kurz”: salire la placca liscia verticale con andamento verso sinistra, A1e, quindi affrontare lo strapiombo, A2e, uscire in libera, 5b, fino alla sosta, sosta su fix inox, 30 m

L9: salire sullo spigolo, 4b, sosta su 1 fix inox 1 spit e 1 chiodo, 30 m

L10: salire sempre in prossimità dello spigolo, 5a, affrontare la fessura verticale a destra di un muretto rosso, 6a, quindi proseguire più facilmente, 5a, fino a che la placca si abbatte, sosta su 2 fix inox e 2 spit, 30 m

L11: spostarsi 5 m a destra, su cengia spiovente umida, poi salire direttamente verso lo spigolo, 5c con 1 passo di 6a, sosta su 2 fix (non ben visibile) a sinistra in prossimità della Via del Canalino, 30 m.

Da qui si prosegue sulla destra nel canale, percorrendo gli ultimi due tiri di III della Via del Canalino. Dall’uscita breve corda fissa e, in 15 minuti, per pendii erbosi, al sentiero del Limbo, in prossimità della cima del Mucrone.

Discesa: seguire in discesa il sentiero della Via Normale al Monte Mucrone (segnavia D24) che in 1 ora porta alla stazione superiore funivie Oropa.

Gianni sul "tiro di Tony Kurz"

Foto-relazione

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Chi era Miller Rava?

Miller Rava è stato un astro emergente dell’alpinismo italiano nei primi anni Settanta. Tra le sue imprese una “quasi” prima invernale del 18-19 dicembre 1971, con i compagni Gian Carlo Grassi, Ugo Manera e Gian Piero Motti, sul Pilier des Trois Pointes al Mont Blanc du Tacul. Un’altra sua impresa importante fu la prima salita della Parete Nord-Est dell’Aiguille de Leschaux per la Via Diretta.

Partecipò con Guido Machetto, Alessandro Gogna e Carmelo Di Pietro all’apertura della Via Machetto allo Scoglio di Mroz, che, ancora inconsapevolmente, diede il via al Nuovo Mattino.

Miller Rava morì giovanissimo nel 1973 durante la spedizione allo Sperone Nord-Est dell’Annapurna, travolto da un’immane valanga con Leo Cerruti, mentre dormivano al campo 2.

Per approfondire rimandiamo al GognaBlog di Alessandro Gogna con i seguenti articoli:
https://www.gognablog.com/lo-scoglio-di-mroz/, https://www.gognablog.com/allaiguille-de-leschaux-la-parete-nord-est/

Miller Rava sull'Aiguille du Leschaux, 1a asc. della diretta alla parete NE, 1972. Foto di Alessandro Gogna. Da: https://www.gognablog.com/allaiguille-de-leschaux-la-parete-nord-est/

LINK ESTERNI

– La storia di Miller Rava su GognaBlog, https://www.gognablog.com/allaiguille-de-leschaux-la-parete-nord-est/
– La storia di Miller Rava su GognaBlog https://www.gognablog.com/lo-scoglio-di-mroz/

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