Valle Stretta – Croz del Rifugio – Via La Mitica Iva

Valle Stretta - Croz del Rifugio - Via La Mitica Iva

Il Croz del Rifugio è una bellissima parete che forma un particolare anfiteatro, situata proprio di fronte al Rifugio III Alpini in Valle Stretta, poco oltre la più nota Parete dei Militi. La Via Mitica Iva è una spettacolare arrampicata di puro stile dolomitico con roccia ottima.

Gianni su L1

Zona: Valle Stretta, Bardonecchia, Nevache

Quota partenza (m s.l.m.): 1700

Quota vetta (m s.l.m.): 1900

Apritori: Piero Bertotto, Ivana Bertoluzzo, Pier Mattiel

Sviluppo arrampicata: 200 m

Tipo di Apertura:

Esposizione: ovest

Protezioni: fix inox 

Difficoltà: 6b, 6a obbl.

Note: arrampicata tecnica, su roccia incredibilmente solida per gli standard della zona

Equipaggiamento: normale da arrampicata, protezioni veloci inutili

Accesso: da Bardonecchia raggiungere la frazione di Melezet e proseguire in direzione del Colle des Echelles: giunti ad un bivio prendere a destra per la Vallée Etroite, proseguire per qualche chilometro e parcheggiare in prossimità di un ponte di legno vicino ad una fattoria

Avvicinamento: attraversare il ponte nei pressi della fattoria quindi seguire a sinistra il sentiero che costeggia il torrente per circa 400 m. Sulla destra si diparte una traccia indicata da un grande e bellissimo ometto: salire quindi lungo tale sentiero che in breve porta vicino alla base della parete: qui è presente un bivio, seguire la traccia a sinistra che attraversa quasi in piano una pietraia, aggirare uno spigolo, nome della via scritto sulla roccia. Ore 0,20.

Gianni su L3

Relazione

L1: partenza boulderosa con secondo moschettonaggio complesso, 6b, poi placca tecnica, 6a, da cui si esce aggirando lo spigolo verso destra, sosta su 2 fix con maillon, 25 m
 
L2: salire direttamente, 4a, affrontare un muretto, 5b/5c, ed uscire leggermente verso sinistra, sosta su albero, 25 m
Breve trasferimento verso sinistra per circa 15 m
 
L3: salire i primi gradoni del muro giallo, 5c, superare una placca con spostamento verso sinistra, 6a+, proseguire lungo la placca lavorata, 5c, sosta su 2 fix con maillon, 20 m
 
L4: spostarsi a sinistra e raggiungere un muro verticale che si affronta con movimenti tecnici e fisici su piccole prese, 6b, poi si raggiungono prese più grosse, 6a+, fino all’uscita in placca, 5c, sosta su 2 fix con maillon, 25 m
 
L5: salire verticalmente, 6a, quindi superare un piccolo tettino, 6a+, proseguire ancora per placca più abbattuta, 5c, sosta su 2 fix con maillon, 30 m
 
L6: traversare circa 3 metri a destra, quindi salire una bellissima placca nera compatta, 5c poi 6a, uscire quindi verso destra su cengia, sosta dietro lo spigolo su 2 fix e maillon, 30 m
 
L7: salire la spettacolare lama che fa da spigolo, 6a con fix ravvicinati, successivamente seguire lo spigolo (i fix sono un po’ fuori linea), 4a, superare una placca grigia, 4c, sosta su 2 fix con maillon, 30 m
 
Discesa: dalla sosta di L7 conviene restare legati in conserva lunga. Salire circa 15 metri poi per cengia andare verso destra su pietre e vegetazione, si raggiunge una larga cengia esposta in cui sono presenti dei fix per proseguire assicurati. Seguire la cengia per circa 80 metri, ignorando alcune soste di calata (si oltrepassa infatti una prima sosta di calata con l’indicazione di 2 calate da 35 m per arrivare a terra, poi alcune vecchie soste). La sosta corretta è nuova inox e con 30 m conduce al ghiaione nel settore dei monotiri. Da qui per tracce nel pietrisco si ritorna alla base della parete, quindi all’auto. Ore 0,30.
Dafne su L4
Dafne su L5

Foto-relazione

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