Torri del Vajolet – Torre Stabeler – Via Normale

Torre Stabeler - Via Normale

La Via Normale alla Torre Stabeler è un intrigante itinerario che gira intelligentemente in ricerca del facile tra il difficile, nel cuore delle Torri del Vajolet.

Annarosa sul passaggio della candela

Zona: Dolomiti del Catinaccio, Torri del Vajolet

Quota di partenza (m s.l.m.): 2600 m

Quota di vetta (m s.l.m.): 2805 

Apritori: prima salita G. Stabeler, H. Helversen, 16 luglio 1892

Sviluppo arrampicata: 200 m

Tipo di apertura: dal basso con pochi chiodi tradizionali

Esposizione: sud-est

Protezioni: chiodi tradizionali, clessidre

Difficoltà: IV, IV obbl.

Note: arrampicata classica molto bella, offre un percorso vario e ricercato

Equipaggiamento: normale da arrampicata, friends fino al 2 B.D., kevlar per clessidre 

Accesso: da Pera di Fassa raggiungere Gardeccia, la strada è soggetta a controverse limitazioni, informarsi prima sulla soluzione migliore

Avvicinamento: dal Rifugio Gardeccia salire l’evidente sentiero N° 546 che porta ai Rifugi Vaiolet e Preuss. Poco oltre prendere a sinistra il sentiero 542, che sale per tratti di roccia attrezzati con cavo metallico e porta direttamente al Rifugio Re Alberto Primo, ore 2/2,30. Dal rifugio salire i ghiaioni in direzione dell’evidente spigolo, aggirare una cresta, entrare in un canale da cui si  scende un po’ fino a reperire una cengia orizzontale che si segue verso destra (faccia a monte) per circa 60 metri fino alla base di una rampa, che porta al canale tra la Torre Stabeler e la Torre Winkler, ore 0,30.

Annarosa alla partenza di L6

Relazione

L1: salire la rampa verso destra, I, proseguire nel canale, III, poi a destra alla sosta su chiodo cementato, 30 m

L2: salire nel diedro canale circa 7 metri ed uscire a destra su cornice, I, andare a destra, II, prendere una rampa verso destra, II, poi placche, III, fino alla grande cengia, sosta su chiodo cementato, 30 m 

L3: attraversare a sinistra, II, oltrepassare un anello di calata, con passi in discesa entrare nel canale tra le torri, II, salire alla sosta su fix con catena, 30 m

L4: salire il diedro, IV, che porta al pilastro staccato detto “la candela” proseguire in fessura, IV, poi andare appena a destra su placche, III, fino ad una larga cengia, sosta un po’ a destra su chiodo cementato e fix, 30 m

L5: salire un diedro a sinistra, III, seguire una lama a sinistra, III, poi diedro, III, fino ad una bella cengia, sosta su chiodo cementato, 25 m

L6: traversare in orizzontale a sinistra 3 metri circa, salire un diedro per circa 5 m, IV, spostarsi a sinistra verso la forcella II, superare la paretina finale, IV, che porta alla cima, sosta da calata, 30 m

Discesa: dalla cima calarsi nel versante nord per 10 m, poi altra calata di 25 m fino ad un cengia (possibile effettuare una sola calata), seguire la cengia in arrampicata orizzontale per circa 10 metri verso ovest, poi scendere in arrampicata una rampa per circa 15 metri, II. Giunti ad una grande cengia, proseguire, I, in direzione del blocco incastrato tra la Torre Stabeler e La Torre Delago: da qui con tre calate da 20 m e una da 30m si arriva nei pressi del terrazzino di partenza dello Spigolo Piaz, da cui per la via di accesso si raggiunge il rifugio, ore 1,45.

Calate sul versante nord

Foto-relazione

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LINK INTERNI

– Vedi anche Torre Delago – Spigolo Piaz
– Vedi anche il racconto della nostra avventura agli Spigoli delle Dolomiti 2018

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