Pizzo Boga – Via Gary Hemming

Pizzo Boga - Via Gary Hemming

Il Pizzo Boga è un interessante sperone roccioso meno continuo e meno imponente del vicino Medale, ma paesaggisticamente molto interessante. La Via Gary Hemming è un itinerario classico dal sapore antico su roccia abrasiva, da percorrere con gli scarponi, che conduce alla cima del Pizzo Boga attraverso vari salti rocciosi: lungo il percorso si può seguire la via originale, oppure percorrere le numerose varianti presenti.

La via è parzialmente attrezzata con chiodi tradizionali e fix: è necessario prestare attenzione ad alcuni blocchi instabili e detriti presenti lungo l’itinerario.

Riporteremo la relazione con tiri brevi in modo da indicare tutte le soste possibili: è possibile eventualmente concatenare alcuni tiri come si ritiene.

Zona: Lecco, Laorca, Pizzo Boga

Sviluppo arrampicata: 280 m 

Quota (m s.l.m.): 865 m

Storia: prima salita Raffaele Dinoia e Claudio Cima nel 1973 

Tipo di Apertura: dal basso con chiodi tradizionali

Esposizione: sud-est

Protezioni: fix, resinati, chiodi tradizionali e clessidre, le protezioni sono da integrare

Difficoltà: V, IV+ obbl.

Note: lungo il percorso, in particolare nella parte bassa, sono presenti dei bolli arancioni che aiutano a seguire il logico itinerario

Equipaggiamento: normale da arrampicata, friends fino al verde B.D.

Accesso: a Lecco uscire dalla super strada per Ospedale Manzoni, seguire per la Valsassina, oltrepassato il Paese di Laorca, nei pressi di un tornante imboccare una strada a sinistra che finisce in un piazzale dove si parcheggia.

Avvicinamento: dalla Via Pacinotti oltrepassare la sbarra gialla e proseguire lungo la ripida strada asfaltata fino a raggiungere un tratto pianeggiante: qui reperire a destra un sentiero con una palina in legno con indicazione per il Pizzo Boga, salire lungo un canale di scolo di cemento poi il sentiero procede con evidente traccia fino a raggiungere una pietraia nei pressi della parete. Seguire quindi la traccia che costeggia la base della parete verso destra, fino a raggiungere un camino con freccia e scritta in arancione “GH”. Ore 0,20.

Relazione

L1: salire il camino aperto (presente un vecchio chiodo), III, poi superare una bella placca abbattuta (chiodo), III, raggiungendo una cengia con un passo a sinistra in discesa, sosta su 2 fix con catena, 35 m

L2: salire una fessura a sinistra, IV, proseguire verso destra superando un muretto lavorato, III, sosta su 2 fix con maillon da collegare, 15 m

L3: salire verso destra e superare un risalto, IV, quindi traversare a destra aggirando uno spigolo in corrispondenza di un fix e un bollo rosso, III, salire nel camino, V, sosta su 2 fix con maillon da collegare, 10 m

L4: salire verso destra per rocce rotte, II e II, proseguire sulla placca fessurata, IV, sosta su 1 fix con maillon e 1 chiodo da collegare, 20 m

Trasferimento: seguire le tracce che salgono ad un altopiano con i resti di un edificio diroccato. Il sentiero scende leggermente per poi risalire verso la base del secondo salto in corrispondenza di 3 frecce blu (2 indicano in alto e una a destra). Per percorrere la via originale spostarsi di circa 20 m a destra in corrispondenza di un gendarme staccato: noi abbiamo percorso la placca in corrispondenza delle frecce.

L5 (variante): salire in corrispondenza delle tre frecce blu su placca fessurata e lavorata, IV, proseguire su placca leggermente verso sinistra e uscire su rocce rotte superando un tratto erboso, sosta su albero, 35 m

L6 (variante Giancarlo): salire la placca lavorata e superare un risalto, III+, quindi uscire su tratto di rocce rotte (fare molta attenzione al detrito presente), uscendo su pietraia, sosta da attrezzare su friend o alberi sulla destra, circa 30 m variabili a seconda di dove si sosta

Trasferimento: seguire le tracce che portano verso destra in direzione dello spigolo destro del salto superiore, raggiungendo una vecchia sosta con cavo arrugginito con scritta R2 Monza. Circa 5 metri a destra è presente una piccolo canale lungo lo spigolo con scritta 2+ sbiadita in arancione.

L7: salire il canalino con rocce rotte, III, e raggiungere lo spigolo che si sale con bellissima arrampicata, III, uscire su un terrazzo, sosta su albero, 30 m

L8: salire per rocce rotte, II, sosta su chiodo e vecchio resinato a destra dello spigolo, scritta sbiadita R2, 15 m 

L9: salire verso destra lungo un vago diedro, III, proseguire nel diedro, III+, e seguire un vago canale, spostarsi a destra e superare una placca atletica, IV+, uscire su uno spigolo e reperire la sosta su un pulpito, sosta su vecchio chiodo, 2 chiodi accoppiati e 1 fix, 40 m

L10: salire una placca verso destra, IV, moschettonare un fix alto e spostandosi a destra affrontare un canale con cordoni, proseguire lungo il canale, IV, fino ad uscire sulla cresta che si segue fino alla sosta su 2 fix, 40 m

L11: salire superando un vecchio chiodo con cavo metallico, IV+, e proseguire per cresta fino alla cima, sosta su 2 fix da collegare, 15 m

Discesa: proseguire lungo la cresta, I, fino a raggiungere una forcella dalla quale si scende a sinistra lungo cavi metallici che portano ad un ampio canale, che si scende con l’aiuto di corde fisse. Esse conducono per ripide tracce alla base della parete in corrispondenza della pietraia incontrata in salita, da qui proseguire per sentiero di avvicinamento fino a raggiungere la strada e quindi il parcheggio. Ore 0,45.

Foto-relazione

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LINK INTERNI

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