Torre di Boccioleto – Parete Nord – Via Gaudino

Torre di Boccioleto - Parete Nord - Via Gaudino

La Via Gaudino alla Parete Nord della Torre di Boccioleto è stata in apertura un capolavoro di scalata in artificiale, i biellesi Piero Gaudino e Carlo Crivelli si impegnarono al limite per non ricorrere ai chiodi a pressione; ne risultò un percorso assai rischioso ed impegnativo. Ora la via è mitigata da una richiodatura a ring resinati, forse nell’ottica di una difficilissima salita in libera.

Zona: Val Sesia, Boccioleto (VC)

Quota di partenza (m s.l.m.): 700 m dal parcheggio, 970 m attacco della via

Quota di vetta (m s.l.m.): 1057 m

Apritori: la prima salita è stata effettuata dai biellesi Piero Gaudino e Carlo Crivelli nel 1958

Sviluppo arrampicata: 90 m

Tipo di apertura: dal basso con chiodi tradizionali

Esposizione: nord

Protezioni: chiodi tradizionali, chiodi a pressione, vecchi anelli resinati 

Difficoltà: passi di V, perlopiù A1 e A2

Note: arrampicata prevalentemente artificiale, molto bella, esposta e di un certo ingaggio

Equipaggiamento: normale da arrampicata, con 15 rinvii, micro friends e friends fino al 3 Blu B.D. qualche chiodo del “non si sa mai”, martello, 2 staffe e un fiffi a testa

Accesso: risalire la Val Sesia e raggiungere il paese di Boccioleto, quindi salire alla frazione Ronchi. Parcheggiare in uno slargo poco prima della prima casa che si incontra sulla strada.

Avvicinamento: prendere il sentiero che parte nel prato davanti alla casa e seguirlo fino alla base della Torre. salire a sinistra verso la parete nord e raggiungere un comodo terrazzo dove ci si prepara. Freccia con scritta che indica la via. Ore 0,45.

Relazione

L0: salire un breve risalto e sostare su un resinato alla partenza della via, 10 metri

L1: salire seguendo i resinati, A1, nella parte finale passaggi lunghi da integrare, A1, uscita in libera su roccia instabile, V, sosta su resinati, 30 metri

L2: traversare a sinistra per circa 10 m sulla cengia fino alla partenza di una fessurina strapiombante (qui sarebbe molto utile attrezzare una sosta). Salire la fessura prima sottile, poi più larga, A2, uscire su roccia cattiva verso sinistra e sostare su albero, 35 m

L3: andare a sinistra su cengia, poi proseguire sull’ultimo tiro della Via Normale, III, dopo un resinato salire per fessure alla cima, IV, sosta da calata, 15 metri

Discesa: dalla cima calate in doppia attrezzate lungo la via normale. Rientro per il sentiero di salita.

Foto-relazione

Il tempo impiegato a scrivere queste relazioni sarà sempre speso a titolo volontario, ma le spese per il mantenimento del sito sono ingenti.

Se utilizzi abitualmente le nostre relazioni ed hai un account PayPal donaci il valore di un caffè o di una pizza: per te è poco ma per noi è fondamentale. 

Questo sito utilizza cookies per avere una migliore esperienza di uso. Continuando si accetta che esso ne faccia uso come da normativa qui presente. Continuando a navigare su sito accetterai l’utilizzo di Cookies da parte di montagnabiellese.com
Privacy Policy