Cima Ovest di Lavaredo – Parete Nord – Via Cassin

Cima Ovest di Lavaredo Parete Nord - Via Cassin

La Via Cassin alla Cima Ovest di Lavaredo è un’impressionante arrampicata che supera gli strapiombi con percorso logico.

Gianni Lanza sul celebre traverso della Via Cassin alla Nord della Cima Ovest di Lavaredo, anno 1988

Ho salito questa bellissima via nel 1988 (leggi il racconto Cima Ovest, la Cassin ed il biglietto per l’Eiger). Troppi anni sono passati, per la revisione della relazione mi sono avvalso della collaborazione di Emanuele Stefanelli direttore della Scuola di alpinismo Muzzerone, che ha percorso la via con Tiziana Ravenna nel 2005 e che ringrazio per la preziosa collaborazione.

Guida alpina Gianni Lanza

Tiziana Ravenna alla sosta 6 della Via Cassin alla Cima Ovest di Lavaredo, anno 2005, foto di Emanuele Stefanelli

Zona: Dolomiti di Sesto, Cortina, Misurina

Quota di partenza (m s.l.m.): 2330 m Rifugio Auronzo

Quota di vetta (m s.l.m.): 2937 m 

Apritori: Riccardo Cassin, Vittorio Ratti, dal 28 al 30 agosto 1935

Sviluppo arrampicata: sviluppo circa 550 m

Tipo di apertura: dal basso con chiodi tradizionali

Esposizione: nord

Protezioni: chiodi tradizionali, qualche raro spit alle soste molti dei quali sono stati spaccati

Difficoltà: 7a, VI+ A0 obbl.

Note: una tra le grandi pareti più famose delle Alpi, delle tre grandi Nord di Cassin è quella con i passaggi in roccia tecnicamente più difficili. Dopo il traverso una ritirata sarebbe assai problematica, si ha l’impressione di essersi tagliati la via del ritorno

Equipaggiamento: normale da arrampicata, friends fino al 3 B.D. Staffe. La via è attrezzata ma qualche chiodo in caso di emergenza può tornare utile

Accesso: da Cortina raggiungere Misurina, poi seguire la strada a pagamento che porta al piazzale del Rifugio Auronzo

Avvicinamento: dal piazzale del rifugio prendere il sentiero 105 che porta al Col di Mezzo, attraversare per sentiero dei ripidi ghiaioni, giunti in vista della parete puntare al suo spigolo destro. La via parte da un terrazzo con spit, ore 1.

Emanuele Stefanelli sul celebre traverso della Cassin, anno 2005

Relazione

L1: salire una rampa verso sinistra, IV- poi prendere un diedro a destra, IV, sosta su chiodi, 35 m

L2: per placca verticalmente, IV, sosta su chiodi, 20 m

L3: spostarsi a sinistra e prendere un diedro, IV+, superare dei muretti, IV, ed una fessura fino ad un terrazzo dove si sosta su chiodi, 35 m 

L4: salire un diedro, passare a destra di un blocco staccato, V, superare una parete, V, fino ad un  terrazzo dove si sosta su chiodi, 35 m

L5: attraversare su cengia verso sinistra, IV, sosta,10 m

L6: superare uno spigolo in  strapiombo, VI, andare a sinistra, VI, A0, sosta su chiodi, 15 m

L7: salire uno strapiombo a sinistra, VI, chiodatura delicata tratti di A2, oppure 7a, sosta su chiodi, 15 m. E’ il tiro chiave della via, Qui Cassin volò 3 volte e impiegò 4 ore per venirne a capo

L8: spettacolare traversata a sinistra, in un vuoto spaziale, VI, poi impressionante breve calata calata su cordino, ancora un po’ a sinistra, V+, sosta su chiodi, 30 m. Questa traversata una volta segnava il punto di non ritorno, tuttavia Emanuele Stefanelli ostacolato dal maltempo è riuscito a ripercorrerla al contrario e successivamente con molte precauzioni a scendere la parete

L9: attraversare in orizzontale verso sinistra, V,sosta su chiodi, 25 m

L10: superare uno strapiombo, VI, poi andare in placca verso sinistra, VI-sosta su chiodi, 22 m. Siamo ai margini della colata nera che proviene dal grande canale soprastante

L11: salire in parete, V poi seguire una piccola lama, V+, sosta su chiodi e spit, 18 m

L12: superare una parete strapiombante prima verso destra poi tornando a sinistra, V+ e A0, sosta su chiodi, 15 m

L13: attraversare verso sinistra il grande colatoio nero, poi proseguire dritti, IV+, sosta su chiodi e spit 25 

L14: seguire verso sinistra la grande cengia, sosta su chiodo, 20 m chiodo di 

L15: superare il tetto giallo, VI o A0 proseguire dritti e poi andare facilmente verso destra, III, sosta su clessidre 20 m

L16: andare un po’ a destra e poi dritti per parete, IV+,  sosta su chiodi, 25 m

L17: salire un diedro giallo un po’ strapiombante, V, sosta su chiodi, 30 m

L18: andare 7 metri verso destra poi superare dei salti verso destra, poi salire un camino, V, sosta su chiodo, 30 m

L19: salire dritti uno sperone, IV, poi seguire una cengia detritica verso destra, II, sosta su chiodi, 30 m

L20: salire un diedro a destra e poi  parete, sosta su chiodo, 30 m

L21: prendere un canale a sinistra, poi andare facilmente a destra su rampa detritica, IV, sosta su clessidre, 35 m 

L22: seguire la rampa a destra, poi salire una paretina-diedro,III, sosta su chiodo, 30 m

Da questo punto seguire facilmente verso destra la grande cengia circolare fino a raggiungere la complessa via nornale, lungo la quale si può raggiungere la cima con ancora 5/6 tiri di corda e tratti di conserva, calcolare almeno ancora 1 ora.

Discesa: seguire la cengia circolare verso dx, fino ad incontrare la complessa via normale con tratti in arrampicata in discesa fino al III e qualche breve calata, numerose tracce e sbiaditi segni arancioni, ore 1,30.

Tiziana Ravenna all' uscita della Cassin alla Cima Ovest di Lavaredo, anno 2005

Foto-relazione

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LINK INTERNI

– Vedi anche il racconto di Gianni Lanza Cima Ovest, la Cassin ed il biglietto per l’Eiger

– Vedi anche il racconto di Tiziana Ravenna 70 anni dopo la prima salita, sulla”Cassin” alla Cima Ovest di Lavaredo

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