Giro dei quattro colli

Giro dei Quattro Colli, tra Val Sesia, Valle d'Aosta e Biellese

Il Giro dei Quattro Colli può essere percorso indifferentemente nei due sensi, a seconda delle preferenze personali. In ogni caso la possibilità di fare tappa e pernottare al Rifugio Rivetti, può rendere più gradevole e meno faticoso questo lungo giro in montagna

I luoghi percorsi sono ameni e di rara bellezza, immersi nella solitudine e nell’isolamento di queste valli nascoste.

Il percorso è molto lungo e quindi richiede un buon allenamento per poterne godere al massimo la bellezza.

Attenzione ci è stato segnalato che la variante (scorciatoia) del Colle della Ronda è impraticabile, di conseguenza è necessario passare dal Colle del Croso. Luglio 2021

I prati del Colle di Loo alla luce della sera

Altitudine: 2450
Difficoltà: EE
Stagione: da Luglio a Settembre
Luogo: Piedicavallo (BI)
Tempo di percorrenza:
Dislivello positivo: m 1800
Difficoltà: EE
Equipaggiamento: normale da escursionismo

Bivacco al Colle del Loo
Tramonto al Colle del Loo

Percorso

Accesso: da Biella salire la Valle Cervo fino al Paese di Piedicavallo prendere a destra e raggiungere la frazione Montesinaro, parcheggiare nei pressi del cimitero.

Percorso: si prosegue su carrareccia chiusa al traffico [1] e si imbocca la mulattiera (segnavia E70) che conduce alla Bocchetta del Croso. La mulattiera, in certi punti danneggiate dalle ricorrenti alluvioni, prosegue sino all’Alpe Finestre (m 1731, ore 2). Qui si prosegue sulla sinistra (E70) salendo il sentiero ripido in mezzo ai pascoli fino alla Bocchetta del Croso (m 1954, ore 2,30). È questo è il primo colle.

Qui si entra in Valsesia, si scende seguendo il sentiero segnavia 253 che entra nella Val Sorba, si scende e si attraversa il Torrente Sorba giungendo all’Alpe Toso (1649 m); presso quest’alpe è presente un bivacco. Ora Il sentiero da seguire è il 251. che sale al lago Lamaccia (1918 m).

Dal lago una serie di ripiani ci porta al Pian del Prato (m 2198, ore 4), vasta spianata dominata a destra dal colle della Gronda e dalla rocciosa parete sud del Monte Cossarello, molto frequentata dagli arrampicatori biellesi. Ancora una serie di pianori, poi uno strappo finale porta al Colle di Loo (m 2452, ore 5,30, secondo colle) dopo il quale si entra in val d’Aosta, sul sentiero segnavia 12 che scende fino ad incontrare la GTA. La si imbocca a sinistra, si passa la depressione del Colle Loozoney (terzo colle) e si prosegue con modesti saliscendi fino alla Fontana dell’Asino, parete rocciosa da cui sgorga un filo d’acqua e che è rinomata per l’eco. Di qui si sale al Colle della Mologna Grande (quarto ed ultimo colle) [2] e si scende al rifugio Rivetti (m 2150, ore 7).

Discesa: dal rifugio Rivetti in un paio d’ore si scende a Piedicavallo; per tornare a Montesinaro si può approfittare della bella mulattiera che, subito dietro la chiesa, imbocca via Garibaldi a lato della fontana e volge in piano verso est, passa dietro al cimitero e giunge poco sopra della chiesa di Montesinaro.

Scendendo lungo la Val Sorba, in fondo il Colle della ronda

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Percorso

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LINK INTERNI

– Vedi anche Cima di Bo – Via Normale
– Vedi anche Piedicavallo – Colle della Mologna Grande (in lavorazione)

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