Alta Via delle Alpi Biellesi

Alta Via delle Alpi Biellesi, 40 km sul fil di cresta

L’Alta Via delle Alpi Biellesi è un bellissimo e vario trekking in quota che, per filo di cresta, con uno sviluppo di 40 km, percorre tutta la cerchia di montagne sovrastanti Biella e unisce idealmente i villaggi alpini di Piedicavallo e Graglia.

Le Alpi Biellesi sono il primo massiccio che divide le montagne della Valle d’Aosta dalla pianura, in pratica il gruppo montuoso è un’unica cresta che dalle vicinanze di Ivrea raggiunge il Monte Rosa. Da qualsiasi punto di queste montagne si gode un impareggiabile panorama sui 4000 delle Alpi e sulla pianura fino al lontano Appennino Tosco-Emiliano: la quota non è elevata, ma i versanti e le creste sono severi e scoscesi, avvolti in un mondo antico di selvaggia solitudine.

Tutto il percorso era stato segnato con cartellini indicatori e segni azzurri. Il periodo ideale per percorrere questo itinerario va da giugno a fine settembre, alcuni tratti sono equipaggiati con corde fisse. Alcune tappe sono lunghe, su terreno impervio ed esposto, adatto ad escursionisti esperti ben allenati ed a conoscenza delle tecniche alpinistiche di base.

Il percorso si svolge su terreno sovente esposto con alcuni tratti attrezzati e altri di facile arrampicata. E’ necessario piede sicuro, buon allenamento e un buon senso dell’orientamento.

Il simbolo dell'Alta Via che si trova lungo i sentieri

Altitudine max: 2600 m
Difficoltà: EEA
Stagione: da Luglio a Settembre
Luogo: Alpi Biellesi
Equipaggiamento: equipaggiamento da montagna, imbrago, 2 moschettoni, robuste scarpe da trekking, set da ferrata, carta e bussola. Consigliata per precauzione una corda leggera di 20 metri per ogni gruppo.

Mappa di riferimento

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Non intendiamo fornire le tracce GPS perché riteniamo che sia importante sapersi orientare guardandosi intorno e non procedendo con gli occhi bassi sullo smartphone. Bisogna ricordare inoltre che la durata delle batterie è estremamente limitata, e col freddo questo problema è ulteriormente accentuato. E’ bene conservare la carica del telefono per eventuale reale necessità.

Tappa 1 - Da Piedicavallo al Rifugio Rivetti

Partenza da Piedicavallo
Salendo il vallone della Mologna
Bivio tra la Mologna Piccola e Grande

Tempo di percorrenza: Ore 2,30
Dislivello positivo: 1100 m
Difficoltà: E

Da Piedicavallo (quota 1.050 m) si segue il sentiero (segnavia E60) per il Rifugio Rivetti (2.150 m).

Il Rifugio Rivetti

Tappa 2 - Dal Rifugio Rivetti al Rifugio della Vecchia

Partenza dal Rifugio Rivetti
Cresta dei Gemelli
Placca dei Gemelli

Tempo di percorrenza: ore 6
Dislivello: 700 m
Difficoltà: EEA

Si segue il sentiero (segnavia E60) che in breve raggiunge il Colle della Mologna Grande (2.365 m): qui iniziano i segni azzurri che contraddistinguono l’Alta Via. 

Si segue la cresta verso sinistra e si raggiunge la cima del primo Gemello; dalla cima si scende una ripida placca con catena che ci porta alla forcella tra i due Gemelli. Salire ora un tratto di roccette attrezzato con corde fisse e poi, per sentiero esposto, fino alla vetta del 2° Gemello (2.470 m); scendere la cresta erbosa in direzione Sud fino al Colle della Mologna Piccola (2.208 m). 

Scendere sul versante Biellese perdendo circa 100 metri e reperire un sentierino a destra (segnavia E69a) che attraversa sopra il lago Riazzale da cui, seguendo il sentiero (segnavia E59a), si raggiunge per zone di ripidi prati che richiedono attenzione: si prosegue superando prima il Passo Ambruse (2.166 m) e poi il Colle della Gruviera: infine si scende al Lago della Vecchia ((1.858 m) ed al vicino rifugio ove si può pernottare.

Bocchetta dei Gemelli
Passaggio in discesa all'uscita della placca
Verso il Passo Ambruse
Passo Ambruse
Verso il Passo Ambruse

Tappa 3 - Dal Rifugio della Vecchia alla Capanna Renata (Monte Camino)

Monte Cresto, passo delle Tote
Salendo al Monte Cresto
Cima del Monte Cresto

Tempo di percorrenza: ore 8
Dislivello: 1300 m
Difficoltà: EEA

Si raggiunge il lago della Vecchia e, seguendo il sentiero (segnavia E50), quindi si sale al Colle della Vecchia (2.185 m). Pochi metri dopo, sul versante Valdostano, un sentiero sale a sinistra e con un lungo mezza costa ci porta al Passo delle Tote (2.292 m): la cresta inizia con una breve corda fissa poi prosegue con tratti di sentiero e passaggi di I grado, sempre esposta. Ancora un breve tratto attrezzato e poi in breve fino alla cima del Monte Cresto (2.548 m) da cui si scende per l’erbosa cresta Sud giungendo al Colle del Lupo (2.340 m). 

Seguire alla meglio la cresta nord della Punta Pietra Bianca (2.491 m). Dalla cima scendere la cresta est passando da un tratto attrezzato con caratteristico camino e sasso incastrato. Successivamente si arriva ad un colle da cui su terreno facile si risale alla Punta della Gragliasca (2.397 m). Si scende al Colle della Gragliasca (2.208 m) e si prosegue, sempre per cresta, fino ad un tratto esposto attrezzato con corde fisse (si tratta dell’unico affioramento calcareo delle Alpi Biellesi). Lungo il percorso numerose stelle alpine (lasciatele dove sono). Si continua lungo la facile cresta superando le cime del Gran Gabe (2.328 m) e Lej Long (2.321 m) da cui si scende su terreno esposto con passi di I grado e alcune corde fisse per poi risalire alla Punta della Barma (2.379 m). 

Scendere la cresta e reperire un sentiero a sinistra che in piano porta al Colle del Camino (2.312 m), risalire la cresta del Camino e dalla cima scendere 50 metri raggiungendo la cima del Monte Camino (2.388 m) in cui è presente il Rifugio Capanna Renata.

Passo del Camino sulla Pietra Bianca
Cresta della Gragliasca
Il Monte Camino, fine tappa

Tappa 4 - Dalla Capanna Renata al Rifugio Coda

Il Dado del Rosso
Sulla ferrata Ciao Miki

Tempo di percorrenza: ore 5
Dislivello: 700 m
Difficoltà: EEA

Percorrere a ritroso il sentiero e, poco oltre il Colle del Camino, seguire la cresta che con breve discesa porta al Colle della Barma (2.257 m). Salire la cresta Nord del Monte Rosso, con alcuni passi di I grado, quindi una corda fissa in discesa ci porta alla base del curioso Dado del Rosso con una bella paretina di II grado che può essere evitata sulla sinistra, per raggiungere, su facile sentiero, la cima del Monte Rosso (2.374 m) dalla quale si scende verso Sud per il sentiero (segnavia D23b)

In breve ci si porta al sentiero segnavia D23 che con qualche passaggio di I grado e brevi tratti attrezzati porta al Monte Mars. È anche possibile seguire in discesa la cresta ovest del Monte Rosso che in 30 minuti porta al Colle Chardon (2.220 m), punto di attacco della Ferrata Ciao Miki che, con bel percorso tecnico e panoramico, porta in 2 ore alla cima del Monte Mars (2.600 m), la più alta delle Alpi Biellesi. 

Dalla cima del Mars si scende seguendo la cresta Sud, attrezzata con alcune corde, fisse fino ad una bocchetta dalla quale si scende circa 100 metri sul versante Valdostano e poi con un lungo mezza costa, senza perdere quota, si arriva a sinistra al Colle Sella (2.280 m). Tornando sul versante Biellese, sempre senza perdere quota, in breve si raggiunge il Rifugio Coda (2.280 m).

Si procede verso la punta del Mars
Panorama sul Cervino dal Colle Sella
Scendendo dal Mars verso la Cresta Carisey
Il rifugio Coda

Tappa 5 - Dal Rifugio Coda a Bagneri

Visuale su tutta la tappa, in fondo il Redentore segna la punta del Mombarone

Tempo di percorrenza: ore 6
Dislivello: 600 m
Difficoltà: EE

Scendere la cresta verso il Colle Carisey (2.132 m) e seguire il bel sentiero che, passando di poco sotto la vetta dei Bechit (2.320 m), raggiunge il Monte Roux (2.318 m). Poco prima della cima, sul versante Biellese, parte il sentiero attrezzato e le corde fisse che agevolano la discesa, ripida ed esposta, verso il Colle della Lace (2.120 m) da cui si segue il sentiero segnavia C2a che sale la cresta nord della Punta Tre Vescovi (2.347 m) dalla quale, sempre per cresta, si raggiunge la Colma di Mombarone (2.371 m). 

Scendendo lungo il sentiero segnavia B7 dopo pochi minuti si trova il Rifugio Mombarone. Seguire sempre il sentiero segnavia B7 che porta a San Carlo di Graglia (1.020 m). A questo punto ci si trova sulla strada asfaltata del Tracciolino, da cui si può direttamente rientrare in auto.

Salendo al Bechit
La cima del Mombarone
Il Rifugio Mombarone

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