Averau – Via Alverà, Pompanin, Illing, Apollonio

Monte Averau - Parete Sud Ovest - Via Alverà, Pompanin, Illing, Apollonio

La Parete Sud-Ovest del Monte Averau fu salita per la prima volta nel 1945 da Alverà, Pompanin, Illing e Apollonio: la parete che a prima vista può sembrare impossibile nasconde infatti un tracciato tortuoso che conduce con bellissima arrampicata alla Croce di Vetta. 

Segnaliamo che probabilmente poche ore prima della nostra salita è avvenuto un piccolo crollo nella parte terminale di L7: ciò non ci ha impedito di percorrere la via ma è necessario in quel tratto prestare molta attenzione.

Gianni sull'impegnativa fessura strapiombante di L1

Zona: Gruppo del Nuvolau, Monte Averau

Quota di partenza (m s.l.m.): 1990 m al parcheggio della stazione inferiore della Seggiovia Fedare-Averau, 2420 m alla stazione superiore Seggiovia Fedare-Averau, 2520 circa all’attacco della via

Quota di vetta (m s.l.m.): 2648 m alla vetta

Apritori: prima salita A. Alverà, U. Pompanin, U.Illing, A.Apollonio nel 1945 

Sviluppo arrampicata: 210 m

Tipo di apertura: dal basso con chiodi tradizionali

Esposizione: sud-ovest

Protezioni: anelli cementati per alcune soste, chiodi tradizionali, clessidre

Difficoltà: V+, V obbl.

Note: come la maggior parte di queste arrampicate dolomitiche la via richiede buon intuito poichè le protezioni sono poche e non sempre facilmente visibili. Al 13 luglio 2022 risulta crollato l’ultimo tratto di L7, che avrebbe dovuto essere un breve stretto camino, prestare attenzione.

Equipaggiamento: normale da arrampicata, friends fino al 3 B.D., kevlar per clessidre 

Accesso: dal Passo Giau scendere per qualche tornante verso Selva di Cadore, raggiungendo il Rifugio Fedare ed i relativi impianti Fedare-Averau

Avvicinamento: dalla stazione superiore della Seggiovia Fedare-Averau, appena usciti dall’impianto dirigersi verso ovest lungo il sentiero 441 per il Passo Falzarego. Percorsi circa 300 m una traccia si stacca verso destra e sale verso un avancorpo della parete Sud: seguire la traccia che raggiunge una zona di camini che si salgono, II, e conducono ai ghiaioni in prossimità della parete. Appena a sinistra del punto più basso della parete è presente un camino con un chiodo ben visibile che può indurre in errore: non salire in questo punto ma proseguire ancora costeggiando la parete verso sinistra per circa 20 metri fino a raggiungere un secondo camino con un evidente ometto. Ore 0,30 dalla seggiovia.

Gianni su L4, sullo sfondo la Marmolada
Dafne sulla placca del magnifico traverso esposto

Relazione

L1: salire la rampa che conduce alla fessura camino, III, affrontare la faticosa fessura strapiombante (presenti 1 friend incastrato e 2 chiodi), V+, uscire verso destra e reperire la sosta su clessidra e chiodo collegati con cordino, 30 m

L2: traversare verso sinistra circa 5 metri per raggiungere un facile canale che si segue, III, raggiunta una cengia traversare su di essa decisamente a sinistra per circa 8 metri, II, fino a raggiungere la verticale di un evidente diedro giallo, sosta su 2 chiodi, 30 m

L3: salire il vago spigolo, IV-, affrontare il piccolo diedro giallo in cui è presente un chiodo, IV+, uscire a sinistra su cengia (presente una sosta) e traversare a sinistra, I, fino a raggiungere un comodo terrazzo con sosta su 1 clessidra con cordone e 1 chiodo, 20 m

L4: salire lungo la fessura appena a sinistra della sosta, IV, quindi traversare un paio di metri a destra (presente un chiodo con cordone), IV, sosta su 1 anello cementato, 10 m

L5: traversare orizzontalmente a destra su bellissima placca in grande esposizione, IV poi IV+, fino a raggiungere un grottino dove è presente il libro di via, sosta su anello cementato, 15 m

L6: salire la fessura appena a destra del grottino, IV, raggiunta una placca gialla seguire una vaga fessura ascendente verso sinistra, IV-, che conduce a terrazze di rocce rotte da cui è possibile facilmente salire verso destra ad un ampio terrazzo, III, sosta su doppia clessidra con cordone, 35 m

L7: salire il largo camino per circa 15 m, IV-, raggiunto un chiodo con cordone traversare decisamente a destra per circa 4 m su roccia delicata e detritica appena sotto due piccole grottine, IV-. Concluso il traverso (presente un nuovo chiodo fuori linea a destra) avremmo dovuto trovare un angusto camino che è però parzialmente crollato, bisogna pertanto affrontare circa 3 metri lungo il detrito (prestare attenzione), IV, fino a raggiungere sulla sinistra un terrazzo con anello cementato di sosta, 35 m

L8: salire il diedro camino sopra la sosta (presente un cordone su sasso incastrato), III+, raggiunto un grande spuntone con cordone è possibile fare sosta oppure uscire direttamente alla Croce di vetta su cui si può sostare comodamente, 35 m

Discesa: dalla cima seguire l’evidente traccia che scende in direzione nord, che conduce ad un breve tratto di via ferrata che si percorre in discesa, quindi per sentiero si rientra verso l’impianto seggioviario. Ore 0,45.

Il largo camino di L7
Il crollo al termine di L7 fotografato dalla sosta appena sopra. Qui avrebbe dovuto esserci un breve stretto camino

Foto-relazione

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