Cinque Torri – Torre Grande Cima Nord – Via Finlandia

Cinque Torri - Torre Grande Cima Nord - Via Finlandia

La Via Finlandia alla Cima Nord della Torre Grande alle Cinque Torri è un’arrampicata sempre sostenuta e di rara eleganza: un itinerario aperto nel 1959 tuttavia attualissimo per stile e bellezza dei movimenti, su piccole tacche e buchi.

Per divertirsi su questa via è necessario possedere un’ampia sicurezza sul grado obbligatorio, in quanto le protezioni sono spesso assai distanziate e non sempre è possibile integrare.

In questa bellissima via si può assaporare il vero sesto grado dolomitico, non convertibile con la scala francese, per questo motivo proponiamo la nostra relazione in gradi UIAA.

Gianni sullo spettacolare diedro di L2

Zona: Gruppo delle Cinque Torri, Torre Grande Cima Nord

Quota di partenza (m s.l.m.): 1880 m al parcheggio della stazione inferiore della Seggiovia Cinque Torri, 2200 m all’attacco della via

Quota di vetta (m s.l.m.): 2320 m il termine della via, 2361 m alla vetta

Apritori: prima salita W. Gstrein e M. Jokinen il 27 luglio 1959

Sviluppo arrampicata: 110 m

Tipo di apertura: dal basso con chiodi tradizionali con ampi tratti in artificiale

Esposizione: est

Protezioni: fix, chiodi tradizionali, clessidre

Difficoltà: VI+, VI+ obbl.

Note: arrampicata su ottima roccia in grande esposizione. La chiodatura è severa e richiede solidità nel grado

Equipaggiamento: normale da arrampicata, friends fino al 3 B.D., kevlar per clessidre 

Accesso: da Passo Falzarego, scendere qualche chilometro verso Cortina, e raggiungere il piazzale della Seggiovia Cinque Torri con ampio parcheggio.

Avvicinamento: dalla stazione superiore della Seggiovia Cinque Torri dirigersi verso l’evidente gruppo roccioso. Raggiunta la base della parete della Torre Grande aggirarla verso sud (destra) lungo un settore di monotiri a fix, quindi risalire per sentiero dove si può notare la suddivisione tra Cima Sud e Cima Nord segnalata da un grande camino. Raggiungere quindi la base della Cima Nord sulla verticale di un evidente ed estetico diedro giallo. Presente un fix su placca lavorata. Ore 0,15.

Dafne sulla partenza di L3
Dafne sull'aereo traverso di L3

Relazione

L1: salire la placca appigliata, IV, raggiunta la cengia in corrispondenza di una sosta con catena traversare a sinistra fino alla base dell’evidente diedro, I, sosta su comoda piazzola su sasso incastrato sulla sinistra, 20 m

L2: salire il bellissimo lungo diedro, VI, da cui si esce a sinistra, V+, e traversando circa 4 metri a sinistra, IV, si raggiunge la sosta da calata, 30 m

L3: salire leggermente a sinistra e con lungo runout raggiungere un chiodo ad anello, VI, traversare decisamente a destra con arrampicata tecnica ed esposta su roccia verticale di estrema bellezza (presenti alcuni chiodi ma non azzerabile), VI+, alzarsi per raggiungere un fix non facilmente moschettonabile, VI+, quindi tornare verso sinistra con lungo runout, VI- poi V+, fino a raggiungere una piccola cengia con sosta con catena, 20 m

L4: salire verticalmente lungo la fessura, V+, che poi porta verso destra, VI, raggiungere un fix collegato con vecchio chiodo e salire tenendosi leggermente verso destra su grossi buchi, VI, sosta su 2 fix con catena, 20 m

L5: tornare a sinistra e raggiungere un chiodo ad anello sulla direttiva della fessura del tiro precedente, V+, raggiungere un fix con due chiodi che permettono la traversata a sinistra su buone maniglie, VI-, salire quindi verticalmente su rocce lavorate (un vecchio chiodo si nasconde in un buco giallo) ed uscire su bella cengia, V, sosta su 2 fix collegati con cordoni, 20 m

L6: salire la placca compatta sopra la sosta (presente un chiodo grigio), V+, superare uno strapiombino ben ammanigliato ma sprotetto, V+, proseguire per rocce lavorate, V, fino a raggiungere una grande cengia in cui sulla destra sono presenti 2 soste molto comode una con catena ed una con 2 fix, 20 m

L7: salire l’ultimo muretto verticale protetto da 3 spit da 8 mm, V+, quindi uscire leggermente a destra, IV, sosta su 2 fix collegati con cordoni sulla cima della Torre Grande, 15 m

Discesa: dirigersi sull’ampia cima in direzione ovest, reperendo su un ampia spaccatura un vecchio grosso chiodo ad anello ed un anello cementato posti in corrispondenza dell’uscita della Via Normale. Effettuare quindi una prima calata nell’intaglio di circa 25 m fino ad un terrazzo con grande clessidra con cordoni e maglia rapida. Da qui una seconda calata di 25 m leggermente verso sinistra viso a monte porta ad un cavo d’acciaio. Superare il breve tratto attrezzato con cavo d’acciaio e con breve tratto in disarrampicata, II, seguire le tracce che si dirigono prima verso nord poi verso est passando attraverso una forcella: una piccolo tratto in disarrampicata, I e II, conduce ad un anello cementato, da cui si effettua una calata di circa 25 m che deposita alla base delle torri. Da qui proseguendo in direzione sud-est si torna all’attacco della via, mentre in direzione ovest si raggiunge direttamente l’impianto. Ore 0,45.

Gianni sulla fessura di L4
Dafne su L4
Felicità al termine della via
Piacevole incontro con Ines e Berto Lelo, gli storici gestori del Rifugio Cinque Torri

Foto-relazione

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