Un Grillo mi disse…

Tra le vie del Monte Cucco

Venerdì 18 agosto, solita canicola.
Accompagno degli amici arrampicatori a Monte Cucco. Voglio “presentare” alcune mie vie del passato.
Si scatenano sui primi tiri della Via di Lì e, un po’ meno, sul Muro di Berlino.
Mentre sto osservando le esibizioni, in alto a sinistra, sento un rumore di trapano. Penso sia Fornaro, gestore del nuovo campeggio.
Mi metto ad urlare “Gerri, Gerriiii”
Nessuno mi risponde.
Volevo capire cosa stesse combinando.
Alla sera vedo su FB una fotografia, con tracciato un itinerario , che partendo dal lato destro delle vie della placche, per un nuovo percorso , arriva all’inizio del traverso di Grillomania e supera il tetto del Cucco a destra, firmato Gianni Lanza.
Oramai sono un po’ come quei vecchietti ai quali qualcuno ha rotto l’affezionata pipa. Mi innervosisco subito; penso‚ mi avrà mica spittato quell’areo traverso, frutto della mia mente bacata?
Scrivo a Gianni, esternando la mia preoccupazione e lui da professionista e signore com’è, mi dice:
“Sai, a me il traverso piace da matti, ho aggiunto un paio di spit accanto a dei chiodi che mi sembravano un pochino vecchi (sono del 1981 azzz, decisamente maggiorenni), poi ho superato il tetto a destra. Se la cosa ti infastidisce, appena vengo a Finale, li tolgo”.
Mi sono sentito un verme.
Gianni è un Amico, Guida Alpina, con un curriculum di vie da fare invidia a chiunque, quindi sa benissimo ciò che fa.
Gli scrivo: “Tranquillo Gianni, se hai rivisto le cose e messo in sicurezza il tutto, mi fa proprio piacere.
Avvisami quando vieni da queste parti, facciamo qualche cosa, ma di facile, assieme”.

Domenica 20 agosto, Gianni mi scrive: “Domani mattina sono a Feglino, andiamo a ripetere la via?”.
Il lunedì ho un impegno, ma il martedì sono libero.” “Ok, Gianni, martedì mattina, 8.30, al campeggio di Cucco, va bene?” “Ok, perfetto”.
Quindi, questa mattina arrivo lì, e ci avviamo alla base della via delle placche, tutti e due vestiti come dovessimo andare al mare. Imbragati, incordati come veri e seri alpinisti, Gianni parte su di una placca bella liscia, a sin una scritta, Johnny, e destra, un po’ alto, uno spit. Sale con la consueta maestria ed arriva ad una sosta in alto, proprio sullo spigolo.
E’ il mio turno, mi bisticcio con il passaggio iniziale che prendo troppo a sinistra, e poi tutto si fa più facile, gradevolissimo.
Riparte da una placca, proprio vicino a Banana Spit, antica via. Arrampicata cucchiana, roccia bellissima, sui piedi, ma le mani non sai proprio dove metterle.
Quando è il mio turno, baro un po’, ed arrivo su, proprio all’inizio del mio amato traverso.
Alla vista il cuore mi batte forte, forte‚ mi vengono in mente tante, tante cose, tanti amici‚ racconto qualche aneddoto a Gianni, che magari gli avrò già raccontato mille volte, lui, bonaccione, sopporta e sorride.
“Dai Gianni, vado io” quel vuoto mi inebria, mi racconta un mare di cose, sarà vent’anni che non tocco più quelle prese.
Parto contratto, baro un poco, poi via via mi sciolgo, le protezioni sono belle e giuste, vorrei che quella mania non finisse più. Mi sistemo alla sosta felice come un bambino.
Gianni rapidamente mi raggiunge e prosegue. Arriviamo in cima a Cucco, lo sguardo spazia sino al mare sorvolando l’altipiano, a destra il vuoto della parte e già il paesino di Feglino. Mille volte avrò visto questo spettacolo, ma oggi mi sento particolarmente felice.
Una vigorosa stretta di mano, un selfie, oramai è così, stacco le corde dal mio vecchio chiodo ad anello, che è sempre lì, nei secoli fedele e con due doppie ritorniamo agli zaini.
Che dire, una splendida mattinata!
Grazie Gianni per avermi dato l’occasione di ripetere quel traverso, che sicuramente non avrei mai più ripetuto.
Ora si fanno solo monotiri, dritti, verticali, strapiombanti e per me non è più tempo!

Alessandro Grillo

Scoprire qualcosa di nuovo a Monte Cucco non è facile, tuttavia, pur passando vicino ad altre vecchie vie e pur uscendo in comune con una di queste (Banana Split), è stato possibile tracciare salendo dal basso una breve ma elegante linea, con protezioni miste, fix, qualche friends, alberi e clessidre. Luis, Miguel, Luc a cui si aggiunge la Johnny, tre tirelli, roccia ottima. La seconda sosta è proprio alla partenza della mitica Grillomania, troppo bella per resistere, ho messo 4 fix anche lì, sapevo di violare qualcosa, prima di bucare ho fatto il traverso avanti e indietro due volte, poi ho deciso. Un paio di giorni dopo son tornato con il Signor Grillo in persona, che con massima tranquillità, giunto al traverso mi ha solo detto “vado io”, ha approvato il mio intervento, a volte si può mettere da parte l’orgoglio per dare la possibilità di ripetere una via bellissima a molti che magari non apprezzeranno nemmeno. Ringrazio Alessandro per il suo spirito da gentleman e per la bellissima mattinata trascorsa insieme.

Gianni Lanza

Per maggiori informazioni visita il sito gemello di montagna biellese, www.vielunghefinale.com 

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