Patagonia, Torre Nord del Paine, il ragazzo di sedici anni
Patagonia, Torre Nord del Paine, il ragazzo di sedici anni
Un'avventura totale
Era il gennaio del 1996. Dopo 11 giorni passati un pò nel maltempo ed un pò ad attrezzare, commosso e sereno, mi trovavo in punta alla Torre Nord del Paine, all’epoca avevo 35 anni, il mio compagno Pierpaolo Role ne aveva 16…
Pierpa fin da subito si era dimostrato preparato e motivato, i suoi genitori coraggiosamente me lo avevano affidato, ed io cosciente che pur di riportarlo a casa intero, ci avrei rimesso la pelle, mi ero assunto il coraggio di questa sfida ed il peso di questa enorme responsabilità.
La Spedizione
Obbiettivo: Torre Nord del Paine, Via Monzino, salita dalle guide valdostane nel 1957, VI+ A1
Un viaggio commerciale organizzato come guide della Scuola Tike Saab
Gruppo di scalatori: il più giovane, Pierpa 16 anni, il più anziano Nito, 61 anni. Marcella Casaccia, Mario Fumagalli, Carlo Gabasio (guida) Gianni Lanza (guida)
Volo: Milano, Roma, Buenos Aires, Rio Gallegos, poi trasferimento in auto a Puerto Natales e successivamente al Parque Naciolales Torres del Paine.
Avvicinamento: circa 6 ore nella Valle del Rio Ascensio, poi allestimento del campo base
Tempo pessimo con neve e bufere. Parte del gruppo scende a Punta Arenas. Restiamo Pierpa ed io, ai primi segni di miglioramento, iniziamo a posare un pò di corde fisse nello zoccolo basale, e trasportare materiale verso l’attacco della via.
Dopo undici giorni torna il bello. Arrivano al campo Carlo e Nito. Decidiamo per la tecnica no-stop, son circa 2000 m di dislivello, partenza alle 2 del mattino.
La Via Monzino alla Torre Nord del Paine è una salita impegnativa
avvicinamento: circa 900 m
zoccolo: roccioso, in parte attrezzato di circa 250 m
tratto di misto: fino alla breccia (terreno tipo Cresta Signal) circa 650m
Cresta nord della Torre del Paine: VI+, VI, A1, nella prima parete, poi IV e V per la cresta, circa 300 m
Discesa: complessa, rientrati al campo base alle 10 di sera.
Giorno successivo: con Pierpa, discesa all’estancia Paine per farsi una mangiata.
Mattina successiva: partenza nella notte per ritentare la cima con Mario che era arrivato al campo base il giorno successivo alla salita. Pierpa generosamente mi accompagna, trasportando fino all’attacco una parte di materiale. Attenderà il nostro ritorno in una piccola grotta.
Sarebbe stato bellissimo per me ripetere la salita due giorni dopo averla fatta, ma la giornata disturbata dal vento e dall’imminente maltempo, ci costringe alla ritirata dalla Breche Nord.
Considerazioni
Per realizzare i sogni ci vuole coraggio e massima determinazione, dei compagni giusti che ci motivano e un pizzico di fortuna, noi queste cose le abbiamo avute, ed è stato tutto bellissimo. Un’avventura grandiosa ricca di soddisfazioni
Guida Alpina
Gianni Lanza