Paklenica – Anica Kuk – Via Mosoraski

Paklenica - Anica Kuk - Via Mosoraski

La Via Mosoraski sale l’Anica Kuk a destra del grande cuneo roccioso (klin) che sembra incastrato nella parete. E’ una via alpinistica dove le protezioni a fix sono ridotte all’essenziale e l’arrampicata, anche sui gradi più semplici è sempre fisica: queste caratteristiche, unite alla lunghezza e maestosità della parete ne fanno un itinerario di grande soddisfazione.

L'immensa parete dell'Anica Kuk, sullo sfondo il mare

Zona: Croazia, Parco Nazionale di Paklenica, Anika Kuk

Quota di partenza (m s.l.m.): 250 m al parcheggio, 400 m all’attacco della via

Quota di vetta (m s.l.m.): 715 m

Apritori: B. Kambic e B. Kulic il 17 luglio 1957

Sviluppo arrampicata: 350 m

Tipo di apertura: dal basso chiodi tradizionali

Esposizione: nord-ovest

Protezioni: fix inox molto distanziati nei tratti più facili e distanziati nei tratti difficili. La chiodatura rende comunque il grado obbligatorio

Difficoltà: VI+, VI obbl.

Note: la via rimane in ombra fino al primo pomeriggio, nei mesi estivi è assolutamente consigliabile non farsi sorprendere dal sole in parete, partire presto! La difficoltà massima si trova concentrata nel solo tiro chiave (L8)

Equipaggiamento: normale da arrampicata, friends  fino al giallo BD necessari per integrare le protezioni distanziate

Accesso: da Starigrad (Ortopula) dirigersi lungo la strada principale verso Zara (Zadar), quindi prima dell’abitato di Seline svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per il Parco Nazionale di Paklenica. Proseguire fino alla sbarra con parcheggio. Per entrare nel parco è necessario pagare un biglietto (per info e costi clicca qui). Proseguire ancora con l’auto fino alla fine della strada, dove si trovano i parcheggi

Avvicinamento: imboccare la larga mulattiera che sale lungo il canyon costeggiando a destra e a sinistra numerosi monotiri. Superare i successivi guadi lungo la mulattiera: ad un certo punto si incontra un cartello con indicazioni per Anica Kuk: si svolta quindi a destra e si segue il sentiero indicato con bolli bianchi cerchiati di rosso, che sale nel bosco in direzione della parete. Proseguire lungo la traccia fino a raggiungere un cartello con indicazioni a destra per Mosoraski e Klin. Salire ancora per facili roccette, I grado, per circa 30 m, fino ad un terrazzo con una sosta con fix e fix con anello: sulla destra è ben visibile un enorme moschettone, monumento commemorativo. Ore 0,40.

Il grande moschettone

Relazione

L1: salire delle placche inclinate, lasciando sulla destra il moschettone commemorativo, III, proseguire quindi per belle fessure, IV, fino ad una sosta in prossimità di un albero secco, sosta su chiodo cementato con anello e fix da collegare, 55 m

L2: salire la fessura con passo impegnativo, V, proseguire sempre in fessura fino a superare un muro verticale con diedro, IV+, sosta su chiodo cementato con anello, 40 m

L3: salire leggermente verso destra, IV, poi spostarsi un po’ a sinistra, IV, con un movimento su una placca liscia tornare verso destra, V, quindi alzarsi per raggiungere la sosta su chiodo cementato con anello, 40 m

L4: salire il diedro fessurato, IV+, quindi uscire verso destra, III, sosta su chiodo cementato con anello e fix da collegare, 30 m

L5: salire direttamente, V-, poi traversare verso destra, IV e salire un diedro in prossimità dello spigolo, V, sosta su chiodo cementato con anello, 35 m

L6: salire una placca abbattuta, IV, poi seguire un diedro abbattuto verso sinistra, IV, sosta su chiodo cementato con anello 35 m

L7: abbassarsi 1 metro e traversare orizzontalmente verso sinistra, IV, poi salire una fessura, IV+ fino ad una sosta su fix con anello e fix da collegare, 15 m

L8: salire una bella rampa verso destra con roccia lavorata, IV+, proseguire in un diedro verticale con appigli levigati, inizialmente V+, poi VI e VI+, sosta scomoda su chiodo cementato con anello e a lato 3 fix da collegare, 30 m

L9: salire il diedro verticale, V+, quindi uscire a sinistra su cengia superando una vecchia sosta, imboccare un diedro che sale verticalmente, V, quindi proseguire nel camino a sinistra, IV, fino ad una sosta su chiodo cementato con anello, 40 m (allungare le protezioni)

L10: proseguire lungo il diedro con andamento verso sinistra, V, poi proseguire su una bellissima placca rossa lavorata, V, quindi uscire a sinistra, sosta su 2 fix con anelli da collegare, 30 m

Proseguire quindi seguendo i bolli bianchi con contorno rosso per circa 15 minuti per giungere sulla cima di Anica Kuk.

Discesa: dalla cima seguire il sentiero ben segnalato per placche rocciose taglienti, fino a giungere ad un colle, dal quale si imbocca la traccia a sinistra che costeggia la parete, fino a tornare al punto di partenza della via. Da qui si scende per sentiero di salita. Ore 1. Attenzione: se si percorre questa via nei periodi estivi considerare che tutta la prima parte della discesa è al sole ed è molto calda.

Gianni su L5
La rampa diagonale prima del diedro chiave di L8
Dafne sul diedro di L9
In cima all'Anica Kuk

Foto-relazione

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