Rocca Clarì – Via Supercalcaire
Rocca o Punta Clarì - Via Supercalcaire
La Via Supercalcaire alla Rocca Clarì a Claviere è un lungo e bellissimo viaggio che percorre una parete esposta a nord, con un carattere relativamente severo. Le maggiori difficoltà si sviluppano tendenzialmente in placca, in particolare lungo L6 (tiro chiave).
Per percorrere questo itinerario consigliamo di scegliere una giornata calda in quanto al mattino la parete è completamente in ombra. Portare con se indumenti caldi.
Zona: Alta Val di Susa, Claviere
Quota partenza (m s.l.m.): 1900
Quota vetta (m s.l.m.): 2200
Apritori: prima salita di F. Michelin – G. Rossetto – B. Canepa agosto 1996
Sviluppo arrampicata: 340 m
Tipo di Apertura: –
Esposizione: nord nord-ovest
Protezioni: fix e chiodi tradizionali, alcuni segni blu aiutano ad individuare facilmente il percorso della via dove i fix sono più distanziati
Difficoltà: 6a+, 6a+ obbl.
Note: arrampicata molto bella ma da non sottovalutare in quanto i passaggi chiave sono obbligatori e la chiodatura è distanziata. Per questo motivo riteniamo che per godersi appieno la bellezza di questa via, il grado massimo coincida con il grado obbligatorio
Equipaggiamento: normale da arrampicata, protezioni veloci poco utili in quanto la conformazione rocciosa ne permette un utilizzo scarso o nullo
Accesso: dall’autostrada Torino-Bardonecchia raggiungere Cesana. Quindi sono possibili due soluzioni:
A: raggiungere i primi edifici di Claviere e parcheggiare sulla sinistra al parcheggio del Ponte Tibetano (soluzione da noi percorsa)
B: proseguire verso Claviere, quindi, prima che la strada salga verso le gallerie, parcheggiare appena prima di un ponte sulla Piccola Dora, in un parcheggio sterrato (attenzione: in data luglio 2021 è presente un cartello di divieto di percorrenza del sentiero che porterebbe alla via).
Avvicinamento:
A: seguire il sentiero verso la Chiesa di San Gervasio che dopo una brevissima salita scende verso il torrente (presenti bolli blu lungo il percorso). Lasciare sulla destra l’accesso al Ponte Sospeso proseguendo ancora in discesa fino a raggiungere l’alveo del torrente. Attraverso una passerella di legno superare il torrente raggiungendo la sua destra orografica. Da qui per tratto pianeggiante si raggiunge in 5 minuti la partenza della Via Ferrata Perona-Saglia alla Rocca Clarì. Ore 0,15. Da qui si noi abbiamo percorso la divertente via ferrata fino al tratto denominato “Vira Dei Camosci”, dopo il quale con un traverso verso sinistra conduce al canale detritico. Abbandonare qui il percorso della ferrata per salire il canalino detritico seguendo i bolli blu e gialli che conducono alla partenza della via con targhetta alla base. Ore 1,00 dall’auto.
Se non si vuole percorrere la via ferrata si deve proseguire oltre l’attacco della stessa e salire a destra lungo il canale detritico seguendo i bolli gialli e blu fino ad incrociare il percorso della ferrata e raggiungere l’attacco della via come indicato sopra. Ore 1,00 dall’auto
B: dal parcheggio nei pressi del ponte seguire la sterrata che diventa sentiero, superare una falesia, dopo il secondo sperone roccioso, imboccare il canale detritico che sale sulla sinistra seguendo i bolli gialli e blu. Dopo circa 50 minuti si incrocia il percorso della ferrata, quindi proseguendo ancora brevemente lungo il canale, seguendo i bolli gialli e blu si raggiunge l’attacco della via. Ore 1,00 dall’auto.
Relazione
L1: salire le placche abbattute, 4a, sosta su albero, 30 m
L2: salire sulla destra, 4a, poi affrontare un muretto, 5a, sosta su albero, 40 m
L3: salire verso destra, 4b, affrontare un primo bombamento, 5c/6a, quindi una pancia con ribaltamento tecnico, 6a, sosta su albero, 30 m
L4: salire leggermente a destra e superare uno speroncino, 4c, attaccare la placca, 5b, che si fa più liscia, 6a, uscire su una cengia, sosta su 2 fix, 40 m
L5: salire verso sinistra quindi verticalmente affrontando le placche, 4c, uscire su placca verso la sosta, 5b, sosta su 2 fix, 40 m
L6: tiro chiave, affrontare la placca continua, 6a+ molto continuo e obbligatorio con chiodatura distanziata, sosta su 3 fix con catena, 40 m
L7: salire la placca che rivela piacevoli tacche a sorpresa, 5c+, superare un leggero bombamento, 6a, quindi salire in corrispondenza di 2 fessure parallele, 6a, proseguire ancora su placca tecnica ma più ammanigliata, 5c con chiodi distanti, quindi uscire su grande cengia alberata, sosta su albero, 45 m (da questa sosta in caso di emergenza è possibile raggiungere facilmente la ferrata)
L8: salire verso destra (segni blu) su placca, 5b, quindi raggiungere uno strapiombino fisico che si supera, 6a+, quindi proseguire su placca, 5c, sosta su 2 fix su cengia obliqua a fianco di un albero, 40 m
L9: salire sopra la sosta spostandosi leggermente a sinistra, 5c, proseguire verso lo spigolo a sinistra, 5b, ed uscire su una cengia che si supera; puntare quindi verticalmente ad un fix distanziato, salire seguendo due bellissime fessure tecniche (prima quella di sinistra poi quella di destra), 5c, ed uscire in cengia, sosta su albero e fix, 30 m
L10: salire verso destra seguendo i segni azzurri, superare una piccola forcella, 4a, oltrepassare una sosta su albero e raggiungere la ferrata ove si sosta, 30 m
Discesa: percorrere un breve tratto della via ferrata che in 5 minuti conduce alla fine della stessa. Proseguire per bel sentiero nel bosco rado lungo il versante Sud della Rocca Clarì: il sentiero scende raggiungendo una bellissima conca erbosa. Da qui, a seconda della scelta dell’accesso si riporta la discesa:
A: raggiunta la conca erbosa puntare verso destra in direzione della Baita La Coche e dello Chalet Monsoleil lungo gli impianti sciistici. Da qui seguire la strada sterrata che conduce comodamente e con un bellissimo paesaggio di prati fioriti all’abitato di Claviere, da cui per strada asfaltata si raggiunge l’auto. Ore 1,00.
B: riportiamo la discesa da noi non percorsa come indicato da relazione di AltoX: “Dalla cresta scendere nel bosco sul versante opposto, sentiero, fino raggiungere una conca erbosa, poi traversare a sinistra verso un colletto, scendere lungo una pista da sci e, quando questa volta decisamente a destra, proseguire diritti nel bosco fino a incrociare un vecchio sentiero, che si segue fino a raggiungere la strada statale poco a valle del ponte sulla Piccola Dora” Ore 1,00.
Foto-relazione
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